In questi giorni di distanziamento sociale, in cui le nostre imprese sono ferme e in cui l’unica cosa che possiamo e dobbiamo fare è sostenere i nostri medici e infermieri, molte certezze vengono meno. Ci si ritrova a pensare al futuro, a come sarà la ripartenza, alle difficoltà che avevamo appena superato dopo la crisi del 2008 e che si riproporranno di nuovo.
Ci si ritrova a pensare a quali sono le priorità della vita, si passa più tempo con la famiglia, troppo spesso messa in secondo piano rispetto alle attività. Da imprenditori, si pensa alle sorti dei propri dipendenti e collaboratori, si cerca di immaginare nuove strategie per essere pronti e ripartire con il piede giusto, con entusiasmo.
Si cerca di immaginare il prossimo futuro in cui questi giorni saranno solo un lontano e triste ricordo.
In tutto questo, noi di MCS edilizia ci siamo sentiti ancora più vicini alla nostra terra, così profondamente segnata da questo virus e che ha pagato il prezzo più alto di tutte le città italiane. Ma siamo consapevoli di una cosa: sappiamo bene di che pasta siamo fatti, noi bergamaschi. Lo stereotipo che ci descrive ci vuole lavoratori, poco inclini alla socievolezza e dediti alla fatica. Ed è proprio cosi, questo temperamento a volte tagliente, a volte un po’ ruvido, sarà quello che ci farà uscire a testa alta da questo momento. Questo temperamento è quello che ci sta tenendo a galla in questo momento senza respiro.